LA FELICITÀ DI ESISTERE

Sugli abbandoni e le riconquiste della natura


“La vita esclude la nostalgia. Nessun passato ha futuro”

Gilles Clément, Il Giardino in Movimento


L’ailanto cresce rapido ai bordi delle strade insieme ad altre specie aliene. Il bostrico divora i pini.

La temperatura della Terra si è alzata. Percepiamo un senso di pericolo di fronte a un sistema ecologico che non risponde alle nostre aspettative. Possiamo elaborare il cambiamento in un’ottica che lasci da parte la nostalgia per ciò che non-c’è-più per individuare germogli di novità orientati verso la felicità di esistere di cui parla Gilles Clément.
Tra letture di estratti e brani di teatro, Elisabetta Granara invita gli spettatori a riflettere sul tema dell’abbandono e i possibili cambi di prospettiva su un mondo che, se guardato insieme, fa un po’ meno paura.


 
Elisabetta Granara | Teatro Campestre.
 
Nata nel 1984 in Valle Scrivia, nell’entroterra ligure, studia e si forma a Genova, dove nel 2008 fonda la compagnia Il Gruppo di Teatro Campestre, oggi marchio distintivo della sua poetica.
 
Dal 2015 si è stabilita in provincia di Vicenza, sulle montagne al confine con il Trentino.
Da più di dieci anni scrive e mette in scena i suoi spettacoli.
La natura, l’uomo e il fluire della vita sono i suoi temi preferiti; musica e ironia sue fedeli compagne di viaggio. Dopo “Habitat Naturale” (2017), con “Infestare ovvero il declino di un Astro” (2023) ragiona sull’incolto e la comunità.
Raggiunti i quarant’anni, si è incamminata sulla via della saggezza attraverso l’arte floreale.

 

 


La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata per agevolare preventivamente il numero di persone e comunicare eventualmente il sold out.

Qui il modulo per iscriversi.

Apertura porte ore 20.00, si consiglia di venire quanto prima per assicurarsi i posti e non aver disguidi. 

La prenotazione non garantisce l’ingresso in caso di ritardo.

 

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