Edoardo Mozzanega – Sentirsi a casa 2025-05-12T16:20:19+02:00

Sentirsi a casa

Workshop di immaginazione collettiva, storytelling e scrittura con il paesaggio

a cura di Edoardo Mozzanega 

 

31 maggio 1 giugno 2025 | Stazione delle arti – Marano Vicentino 

Evento inserito all’interno del festival Luciferina dal 19 al 22 giugno

 

 “Vi è qualcosa di epistemologico nel narrare storie.

È il modo in cui ci conosciamo l’un l’altra, il modo in cui conosciamo noi stesse.

Il modo in cui conosciamo il mondo.

È anche il modo in cui non sappiamo: il modo in cui ci è celato il mondo, il modo in cui ci è negato imparare chi siamo”.

(A. Barrett)

Il workshop fa parte di un percorso di ricerca artistica e biografica di Edoardo Mozzanega, dedicata al tema della casa e del sentirsi a casa e nasce dal desiderio di indagare il tema in una prospettiva corale e condivisa, in relazione al territorio dell’alto vicentino e delle sue valli. L’esito del laboratorio sarà presentato all’interno del festival Luciferina dal 19 al 22 giugno.

Su cosa lavoreremo? 

Sentirsi a casa. Questo è il sentimento che indagheremo durante le due giornate di workshop, in un confronto con la prospettiva filosofica di due scrittrici femministe che ispirano questa ricerca, ovvero Gloria E. Anzaldùa e bell hooks.

Lavoreremo a partire da questo sentimento e dalla mancanza di esso, ovvero la percezione di avere una connessione con un luogo specifico, con cui c’è una continuità, una relazione di reciproco riconoscimento, oppure una frattura, un non sentirsi a casa.

Ci interrogheremo sulle ferite del paesaggio, su ciò che scompare e ciò che compare e l’impatto che questi cambiamenti hanno su chi lo abita. Partiremo da dei frammenti di vissuto biografico dei/delle partecipanti, e utilizzeremo diverse tecniche, tra cui il Social Dreaming, e altri metodi per generare storie da un immaginario condiviso, per entrare in contatto con l’immaginazione profonda, per accedere a un “corpo sognante”, che permette di vedere con occhi diversi, di tessere nuove narrazioni, nella speranza che questo possa aprire strade alla guarigione personale e collettiva.

Interrogare l’immagine della casa perduta o in rovina apre allora una domanda più ampia, sul sentirsi a casa in questo pianeta, nel punto in cui la micro storia si connette con la macro storia. Una domanda che richiede di scoprire la connessione intima con il mondo, con le cose del mondo. Riscoprire la relazione con gli antenati, gli oggetti, le storie, le memorie, gli elementi del paesaggio.

A chi si rivolge il workshop?

A persone abitanti nell’alto vicentino o che abbiano una connessione con questi territori e che abbiano voglia di indagare il sentimento del sentirsi a casa, o la mancanza di esso, a partire dal proprio vissuto, dalla propria biografia, dai propri luoghi e, eventualmente (non è obbligatorio!), condividendo le proprie storie. Il workshop è aperto a chiunque sia interessato a sperimentare con le pratiche orali e scritte di racconto e con la dimensione del sogno, attraversando esercizi somatici e di immaginazione.

Non sono richieste conoscenze pregresse.


Edoardo Mozzanega

Performer, regista e coreografo dalla formazione multidisciplinare. La sua ricerca nasce dal corpo, fulcro sensibile dell’indagine, e si apre a molteplici linguaggi — teatro, danza, storytelling, video-making e pratiche somatiche — per svelare il potere trasformativo che hanno sulla realtà, sul modo in cui la sentiamo e la narriamo. Questo percorso lo ha portato a creare diversi formati performativi come video installazioni, pubblicazioni, performance in teatro e site specific.

Dal 2019 cura Neutopica, un progetto nomade, che riflette sui modi di fare mondo e fare casa, attraverso la creazione di comunità temporanee e di opere relazionali collettive.

Dal 2023 è coreografo e formatore per la compagnia Rumore d’ali Teatro, formata da attori detenuti all’interno della Casa di Reclusione di Vigevano. Come perfomer ha collaborato con Compagnia NUT, Ariella Vidach, Public Movement, Ari Benjamin Meyers, Antonio Marras. Dal 2021 è interprete per Alessandro Sciarroni.

 


 

Dove: Stazione delle Arti, Marano Vicentino

Durata: 9 ore, dalle 14.30 alle 19.00 il 31 maggio e l’1 giugno

Costo: paga quello che puoi 20 / 30 / 40 €

Per informazioni: info@casa-capra.it | +39 345 6311858